Lavori di Restauro con cambio di destinazione d’uso a civile abitazione di fabbricato classificato "Documento" - Gignod (AO)

Lavori di Restauro con cambio di destinazione d’uso a civile abitazione di fabbricato esistente in zona omogenea “Ae29” del P.R.G.C. vigente in località la Cheriety nel comune di Gignod
Restauro a Gignod
Comune Gignod (AO)
Committente privato
Progetto 2014 Studio GeArc
Collaborazione  
Realizzazione ultimato
D.L. Arch. Andrea MARCOZ

Esigenze della committenza:  

La Committenza, proprietaria dell’immobile, aveva come obiettivo la valorizzazione dell’immobile tramite un intervento di restauro e risanamento conservativo che prevedeva il cambio di destinazione d’uso da quella attuale di agro-silvo-pastorale, a quella di destinazione ad abitazione principale e permanente. 

Interventi realizzati:

L’immobile di intervento è ubicato nel centro storico della frazione di Cherrietty, nel Comune di Gignod, in adiacenza alla strada comunale

L’intervento di restauro e consolidamento ha riguardato un insieme sistematico di opere tali da raggiungere prestazioni funzionali, strutturali, termiche, impiantistiche adeguate alla destinazione d’uso finale del fabbricato. A tale proposito, il punto di partenza è stato un rilievo approfondito nonché una ricerca storico documentale finalizzata alla piena conoscenza dell’immobile nonché all’approfondimento delle caratteristiche di rilievo dal punto di vista storico-architettonico del fabbricato. Il primo step è stato infatti l’ottenimento del parere autorizzativo da parte della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali in ragione della classificazione del fabbricato quale documento all’interno degli strumenti di piano. Con l’ottenimento del parere ed il rilascio della Concessione Edilizia si è potuto procedere con l’avvio delle lavorazioni, meglio descritte in seguito.

Aspetti tecnologici con riferimento a edifici rappresentanti le caratteristiche tipologiche costruttive del tessuto architettonico valdostano con specifica attinenza a fabbricati sottoposti a tutela di cui al D. Lgs. 42/2004

Il fabbricato esistente, situato in zona “A” del P.R.G.C., è un edificio storico, con tetto in legno a due falde simmetriche con orditura in legno e copertura in lose di pietra. Il corpo di fabbrica è costituito da muratura portante in pietra e solai che al piano seminterrato risultano a volta in pietra mentre ai piani superiori presenta solai in legno. Tra gli elementi tipologici da rilevare si evidenziano i seguenti: finiture delle facciate in intonaco grezzo con riquadratura delle aperture nella parte interna, e in pietra a vista nella parte esterna, presenza di architravi in pietra o legno e di archi in pietra, 

Dal punto di vista delle destinazione d’uso originaria il fabbricato rientra tra le tipologie tradizionali, con locali seminterrati destinati a stalla, piano terra/rialzato destinato a fienile.

L’intero edificio, oggetto di restauro, appariva in discrete condizioni di conservazione, soprattutto dal punto di vista strutturale, non presentando segni di cedimenti o ammaloramento. Tuttavia la totale assenza di un minimo isolamento termico sia sulle murature perimetrali che sulla copertura, nonché l’assenza di impianto termico lo rende di per sé inutilizzabile.

L’approccio progettuale, in un ottica di tutela e valorizzazione del patrimonio, ha previsto la conservazione di tutti gli elementi di pregio storico e storico-artistico con valore documentario e di testimonianza dell’evoluzione nel tempo del’”arte del costruire”

L’intervento è stato orientato al mantenimento dell’intera struttura portante, e al mantenimento delle aperture esistenti sui prospetti esterni, tramite un intervento di restauro e consolidamento dell’edificio, realizzando adeguamenti di carattere strutturale, igienico-sanitario e funzionali, necessari per la nuova destinazione abitativa, senza intervenire in maniera importante sul complesso architettonico.

 Il progetto ha previsto sostanzialmente la demolizione e il rifacimento degli orizzontamenti, con travi in legno lamellare e soprastante soletta collaborante mista legno e calcestruzzo. Per quanto riguarda il solaio a volta al piano seminterrato, è stata prevista la pulizia delle volte e l’alleggerimento soprastante con argilla espansa e soprastante getto in calcestruzzo con rete elettrosaldata. Il collegamento verticale tra i piani è garantito dal recupero di una scala interna in ferro, rivestita in legno.

Nell’ambito del progetto sono stati studiati arredi in grado di soddisfare esigenze di comfort, nell’ambito dell’utilizzo di materiali e finiture di richiamo alla tradizione locale. 

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